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XXI.

Nubi grigie e nubi rosee.

In piedi davanti alla tavola dove la zuppiera già fumante si andava raffreddando, Chiarina attendeva Giovanni. Egli entrò colla fronte rannuvolata e invece di prender subito il suo posto al desco si pose ad esaminare alcune carte che trasse premurosamente di tasca.

Chiarina lo lasciò fare per qualche istante poi lo ammonì con dolcezza che il desinare era pronto e che si guastava ad aspettare troppo, onde egli sedette macchinalmente sempre tenendo quelle cartaccie fra le mani. Nè Chiarina avrebbe ardito interrompere l’attenzione che lo concentrava in essa se un