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apparso, scarso tributante alle passioni della vita e non mai invaso dalle sue febbri. Aveva attraversato l’esistenza con passo leggero, con lieve fardello, senza godere molto, ma senza soffrire troppo. Piccolo essendo stato lo spazio occupato dalla sua personalità, piccolo doveva esserne il rimpianto fra gli uomini. Ma là nella sua casa, dove i figli lo avevano sempre veduto, dove egli rappre-sentava la protezione e l’affetto, che cosa rimaneva? Chi avrebbe occupato il suo posto? Chi avrebbe detto ad Enzo la parola calma e solenne che solo un padre può pronunciare? Chi avrebbe oramai posato sui capelli biondi di Mariuccia il bacio che nulla chiede e tutto perdona?...
Tali ed altri ancora erano i pensieri che si presentavano confusamente alla mente di Giovanni rimasto solo nella camera mortuaria. Il suo istinto sagace sembrava avvertirlo che con quell’uomo cadeva tutto un edificio; con quell'uomo mediocre, che teneva così poco posto, ma che era come la pietra appoggiata al punto esatto per sostenere l’arco. Anche un impeto di tenerezza lo invase pensando al bene ricevuto. Forse era giunto il momento di renderlo. In qual modo?