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Marsala la incuorò maternamente dicendole che nel suo stato doveva farle bene.
Abbassando poi la voce le domandò se suo marito non le aveva ancora parlato di una grande scoperta che era alle viste nel campo della scienza, la fabbricazione dell’uomo artificiale, l’omuncolo, che avrebbe messo a rivoluzione il mondo.
— No — rispose la signora candidamente stupita e un pochino sgomenta.
— Ziit! — fece madama Cauda mettendosi l’indice sulle labbra — Non ne parliamo qui perchè vi sono troppi uomini. Ma vedrà... vedrà. Deve essere la meraviglia del secolo ventesimo.
— Lei ci crede?...
— Io credo sempre alla scienza — fu la proclamazione solenne di madama Cauda.
— Peccato che noi non ci saremo più — concluse la gestante. Chiarina osò esprimere debolmente un suo pensiero. Ella disse arrossendo un poco:
— E si ameranno ancora i figli fabbricati così come si fabbricano le pillole?
Ma pentita subito del suo ardire nascose la fine della frase nell’onda delle voci maschili che salivano alte in una discussione politica.