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fece correre ancora un brivido nelle vene a Chiarina. Ella così per la squisita conformazione del suo animo non aveva mai gioie sfrenate ne disperati dolori, ma il bene e il male procedevano concordi nella sua vita mitigandosi a vicenda.

Ebbe un sussulto entrando dai signori Firmiani perchè la prima persona che le venne incontro fu Enzo, Enzo che ella non vedeva da tanti anni e che non era preparata a trovare cambiato da quel giorno luminoso in cui le era apparso come una visione di cielo. Una vampa di rossore, quale non le accadeva da gran tempo, le salì alla faccia.

— Come sta? — fece il giovane movendo verso di lei.

E in quel tempo di verbo cambiato, nella attitudine cerimoniosa, Chiarina lesse la marcia inesorabile degli anni più ancora che sulla fronte di lui.

Il signor Firmiani e Mariuccia accorsero prontamente facendo festa ai loro invitati. Mariuccia condusse Chiarina nella sua camera per farle deporre il cappello, per offrirle un pettine ed uno specchio da amica cordiale. Volle assolutamente che conservasse il tu dei