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pioppi nel continuo stormire delle loro foglie. E veramente i due giganti che l’avevano vista a nascere, alla cui ombra era stata cullata, non formavano un tutto colla casa e colla famiglia?

Il nonno li aveva piantati augurando che i più tardi nipotini v’intrecciassero intorno i loro giuochi; e non era sotto di essi che la madre, la casta giovinetta, vi aveva atteso per tanti anni lo sposo venuto da altri paesi?

Era pur lì che si erano scambiati il primo giuramento d’amore, lì dove convenivano ogni sera teneri e gravi a ragionare della giornata trascorsa e del domani operoso, fino a quella che fu l’ultima della loro vita.

— O cari pioppi! — mormorò la fanciulla a fior di labbro guardandoli di sotto in su colle pupille umide di pianto. Né altro disse, — abbandonando il cuore alla corrente delle memorie, pur non senza una segreta forza latente che la sosteneva nello schianto e come una fiamma interna che le impediva di congelarsi nell’abbattimento.

«Si fa quel che si può, tutto quello che si può, e ciò deve bastare agli uomini di buona volontà.» Queste parole le aveva pro-