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cerchio di idee, sempre le stesse, rifuggiva dai misteri turpi. Provava per essi una istintiva ripugnanza più ancora che una ragionata riprovazione, e senza nessuna curiosità di conoscerli era sempre riuscita a tenerli lontani.
Fu proprio per un caso indipendente dalla sua volontà che alcuni giorni dopo si imbattè sulla scala colla Virginia in persona e l’incontro fu così improvviso che nessuna delle due riuscì a schivarlo. Audace e pronta costei tentò subito di volgere le circostanze in suo profitto e facendo all’amica una chiassosa dimostrazione di gioia si mostrò felice di rivederla.
— Ma stai qui anche tu?
— Sì.
— E che cosa fai?
— Abbiamo un negozio, Giovanni ed io...
— Giovanni? Ah! è dunque lui che ho incontrato ma che finse di non vedermi. È diventato aristocratico il tuo caro fratello. Meglio Giuseppe!
— Giuseppe? — fece Chiarina con una certa ansietà. — Lo vedi tu?
— Da quando è tornato dal servizio militare no, ma prima si faceva vita insieme.
— Insieme?