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— C’è qualche difficoltà?

— La somma...

— Basta, basta. Vieni domani a trovarmi e mi spiegherai ogni cosa.

l’indomani quando Giovanni rientrò nella botteguccia per cenare aveva una tale aria di festa che sua sorella ne fu meravigliata.

— Allegra, Chiarina, allegra, si va a Milano!

Per quanto Giovanni fosse di carattere gioviale non aveva però l’abitudine di scherzare a questo modo. L’esclamazione fece dunque restare la giovinetta di sasso. Al primo momento la sorpresa fu tale che si sentì proprio irrigidire; poi con una reazione ardente il sangue le imporporò la faccia fin sulla fronte, fin nella nuca. Milano era sempre stata per lei una parola magica, una visione misteriosa e turbante. A Milano non abitavano forse i signori Firmiani?

— A Milano? — ripetè con voce soffocata.

— Non te l’ho sempre detto che il mio sogno era di andare a Milano?

— Oh! ma i sogni... chi ci crede?

— Io! — pronunciò Giovanni con impeto; poi raddolcendosi nella necessità di far