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anche le piccole maldicenze, con un garbo tutto suo tra il serio ed il faceto che divertiva le fanciulle. Le stesse attitudini di prontezza e di intelligenza, di bonomia astuta e di onestà fondamentale che facevano prosperare il suo piccolo commercio lo aiutavano mirabilmente a creargli amicizie e simpatie.

Fosse così Enzo! — sospirò una volta Mariuccia — e Chiarina che udì l’esclamazione non si dette pace finchè ebbe indotto Mariuccia a parlarne un poco; ma ciò che disse non servì ad altro che a crescerle passione e malinconia. Trapelava dalle parole di Mariuccia un certo scoramento, quasi un dubbio sull’avvenire del giovane studente. Egli aveva ingegno, volontà, o per lo meno desiderio di volontà, eppure non riusciva nelle sue intraprese. Sembra — diceva Mariuccia — che sia nato sotto una cattiva stella; tutto gli va a rovescio.

Chiarina, quella sera, pianse; e prima di coricarsi si inginocchiò con un grande fervore a recitare le sue orazioni aggiungendo una preghiera breve ma ardente per lui.

Così la dolce pena entrava a stabilirsi definitivamente nel suo cuore, a far parte d’ogni