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di Chiarina — le chiese con gentilezza sorridente.
— È il tuo galante che te lo ha dato?
Come! Come! Egli osava domandarle questo? Chiarina ebbe uno scatto violento di protesta e per poco non si mise a piangere. Enzo, che pronunciando una frase scherzosa non immaginava certo di vederla interpretata in un modo così serio, fece un movimento verso di lei, ma così brusco che i loro ginocchi si urtarono e Chiarina si sentì involta per un attimo nel calore del di lui corpo.
— Scusa, Chiarina, non volevo offenderti....
E siccome la giovinetta tremava adesso, e il suo volto si era fatto di fiamma, Enzo continuò a starle vicino sussurrandole parole buone e dolci finchè le prese anche una mano per calmarla.
— Ma come tremi! Sei troppo sensibile. Anche io m’impressiono facilmente e per questo la nonna diceva che non ho la tempra che ci vuole a sostenere le lotte per la vita. Su, su, fammi vedere se hai ancora gli occhi colore delle veroniche. Ti ricordi quando la nonna diceva che i tuoi occhi erano del colore delle veroniche?