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— Che miseria! — esclamò il bel ragazzo — almeno cento milioni!
— Cento milioni è più che centomila lire? — domandò uno dei piccini.
Ma nessuno gli rispose.
La campana della scuola avvertì che l’ora della ricreazione era trascorsa. La maestra si levò in piedi dignitosamente e i fanciulli tornarono ad aggrupparsi, spingendosi verso l’uscio, gridando con un rinforzo di acuti, quasi per esaurire nell’ultimo momento di libertà le forze ginnastiche dei loro polmoni.
— Che noja! — mormorò la civettina dal busto imbottito, scuotendo le gonnelline. Il bel ragazzo dalla tunica verde, sfogò il suo malcontento con un gesto di sfida, dietro le spalle della maestra. Qualcuno era rassegnato, e tra questi la fanciulletta intelligente. I piccini non capivano nulla, continuando a trastullarsi in mezzo alla terra, finchè fossero venuti a levarli di peso.
In breve il cortile restò deserto, sparso di