Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 72 — |
e gajo, il terzo da che Maria si trovava a Milano. Aprendo la finestra le parve di sentire un’onda di profumi che venissero a darle il buon giorno. Maria li respirò a lungo, sentendosi rinascere nella purezza dell’aria fresca.
Appoggiata al davanzale, mentre respirava gli olezzi del sambuco e delle glicinie fiorite, le veniva in mente il suo meraviglioso giardino delle Estancias, dove tutta la flora americana pompeggiava nel massimo sviluppo, dov’ella aveva trovato la pace, dove tanti cuori di persone ignoranti e buone l’avevano amata sinceramente — e si domandò se era tornata nella sua patria per rivedere una vana amica e un amante infedele. Dovette pur confessare a sè stessa che la speranza di incontrarsi con Emanuele l’aveva spinta al lungo viaggio; e perchè la speranza non aveva oramai ragione di essere, poichè il passato era irrevocabilmente distrutto, a che restare?
Da un alto ramo della glicinia si staccò una