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parsi dal cuore una passione alla quale aveva sacrificato invano i più caldi entusiasmi, i più ardenti desiderî della giovinezza.

Confessò di aver dovuto lavorare per vivere, di essere scesa mille volte a patti colla propria coscienza, domandandosi se non era meglio gettarsi nelle braccia del suo amante e dimenticare tutto; ma non aveva la tempra delle donne che cedono. In lei la resistenza era natura ed era convinzione.

Si allontanò e fece di tutto per dimenticare. In quest’opera fu molto ajutata dalla conoscenza che fece di un uomo intraprendente, simpatico, generoso, un uomo che aveva buona parte dei meriti che mancavano a Emanuele ed anche dei difetti che il professore non aveva; ma erano, difetti amabili che agli occhi di Maria, avida di contrasti, dovettero sembrare virtù. Ardire elegante, modi spigliati, cuor leggero e caldo; tutto ciò era il contrario della freddezza sospettosa, dello scetticismo scorato che l’aveva fatta soffrire.