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dal parco sorriso al gesto dignitoso, annunciava un completo dominio di sè stessa. Non credeva di trovare Emanuele solo, e però approfittando dell’occasione, con grande coraggio gli disse:

— Mi dispiace, signore, che jeri, paralizzata dalla sorpresa inaspettata... non abbia trovata la presenza di spirito di salutarvi subito come una vecchia conoscenza... Non posso però continuare una finzione...

Egli la interruppe con dolcezza affettuosa:

— Ed io pure mancai di questo spirito — sorrise amaramente — sapete che non ne ebbi mai troppo... ma ora la nostra posizione è stabilita così; non possiamo cambiarla. Che ve ne pare?

Sofia entrò saltellando; aveva udita la voce dell’amica e veniva a darle il buon giorno colle mani piene di fiori. Ella aveva di queste inspirazioni civettuole e gentili.

Sedettero a mensa tutti e tre, Maria leggermente preoccupata dalla complicità di silenzio che Emanuele le aveva imposta; complicità che