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Alle vive sollecitudini di Sofia, continuò:

— Tu vedi, ad ogni modo, come io crebbi; bene o male che sia, la mia educazione così differente da quella che si imparte alle fanciulle, mi fece quello che sono.

— E nessuna altra corrente ti sviò.... nemmeno più tardi?

— Vuoi dire l’amore? Esso venne e ribadì le mie catene da una parte, allargò dall’altra l’orizzonte delle mie gioje ideali. La mia esistenza non mutò affatto — si fece solo più concentrata. Tutti i desiderî, le ansie, i sospiri che tacitamente mandavo al mondo, al di sopra dei muri della mia prigione; le aspirazioni sitibonde alla vita che mi tentavano nelle sere d’estate, quando sentivo l’eco delle gioje altrui; i turbamenti ignoti, le smanie cocenti, tutto ciò che ondeggiava come nebbia nel mio cervello, come fuoco latente nelle mie vene; tutta infine la mia giovinezza compressa e selvaggia si raddrizzò lanciandosi verso quel sentimento nuovo. L’amore