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— Senti — egli disse, e nell’abbracciarla di nuovo, le sue mani tremavano — giura che sarai mia!

Maria gli abbassò la fronte sulla spalla.

— Domani a quest’ora, lontani di qui e per sempre. Giuralo.

Maria singhiozzava debolmente.

— La mia vita è tua, la mia anima ti appartiene... Mi ami?

— Ti amo — mormorò Maria, con uno schianto di dolore che la fece rabbrividire tutta.

Emanuele si arrese a lasciarla sola; ma prima di partire le disse ancora:

— Giura che sarai mia.

Lei, senza rispondere, gli pose le braccia intorno al collo, come aveva fatto quel giorno sull’orlo dell’abisso, lo baciò lungamente, scivolando con lentezza disperata sul petto di lui, non potendo staccarsene, aspettando che le mancassero le forze — finchè cadde, accasciata sui ginocchi — nel bujo.