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Sofia entrò tutta vestita, con un viso compunto, quasi malinconico.

— Perchè non volevi aprire? Chi credevi che fosse?

Maria non rispose; era ancora tutta tremante.

Quella domanda così naturale: chi credevi che fosse? le pareva una accusa terribile.

— Forse hai sonno, poverina, scusami....

Alla fine Maria balbettò qualche parola insignificante. Ella rispose:

— Scusami, ma non potevo coricarmi così. Già da qualche giorno ho un peso, qui, come un nodo che mi stringe....

La guardò fissa. Maria, quasi barcollante, chinò gli occhi.

— Tu non sei più la stessa. Tenti invano di nasconderti... io ti leggo nel cuore.

Maria gemette, stremata di forze, appoggiata con tutto il corpo alla sponda del letto. Quel momento le sembrava il più orribile della sua vita. Aveva paura e tremava.