guizzo. Desiderî fluttuanti di vergine, intuizioni segrete, rivelazioni lente e paurose, fino al primo sguardo, alla prima lagrima, al primo bacio; e poi l’amore materiale della donna maritata, e le seduzioni che circondano la vedovanza: un giovane bruno, alto e pallido, cogli occhi divorati da una fiamma interna, che l’aveva seguita un giorno a Buenos-Aires e che adesso le attraversava la mente perchè solamente adesso capiva il significato di quegli occhi: un walzer ballato, non sapeva più quando, con un capitano inglese, sulla tolda di un bastimento illuminato a luce elettrica, con davanti il mare fosforescente e sopra il cielo; la stretta violenta di un povero ragazzo, un mezzo selvaggio al quale ella aveva fatto del bene e che la salvò una notte, da un incendio, portandola di peso nelle braccia e morendo per lei. Tutti palpiti, desiderî, concupiscenze che venivano ora, come vassalli a tributare i loro tesori al signore unico e che le ingrossavano il cuore di un lungo anelito insoddisfatto.