Pagina:Neera - Il marito dell'amica.djvu/204


— 194 —


— Ma mia cara, dopo tutto che cosa prova una lettera? Essa prova la vanità di un uomo che si crede amato, nient’altro. Bisogna trovare, come è capitato a me, un bambino sotto il coltrone della mia cameriera, e poi, ancora, se essa mi avesse detto che non sapeva da qual parte fosse venuto, che c’è di strano? Si danno al mondo delle cose ben più strane di questa.

Sofia rise; la disinvoltura della Guidobelli, figlia di un lungo esercizio, la pose di buon umore. Dimenticò presto le sue preoccupazioni di massaja, abbandonandosi alla gaja filosofia del piacere, lasciandosi ripetere in un orecchio dal dottore che:

— Se tanto sensibili si mostrano le zitellone di quarant’anni, guercie, con un porro sul sopraciglio, quanto maggiormente deve ascoltare la voce dell’amore una creatura bella, gentile, amabile, amata....

La litania sarebbe continuata ancora; ma Sofia