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le braccia, oppressa sempre da un cerchio doloroso intorno ai polsi.
Quello era dunque il mondo!
Suonarono le dieci ore. Era tempo di dare il buon giorno a Sofia. Sofia la aspettava con impazienza per annunciarle che il medico doveva venire quella mattina e le avrebbe permesso di uscire dal letto.
— Come sono contenta! molto più....
— Molto più?
— Che ti lascerò con minore dispiacere, sapendoti ristabilita.
— Ancora?
Sofia minacciò col dito.
— Sii ragionevole, mia cara, non posso stare qui per tutta la vita.
— Ebbene, ebbene ne parleremo; ma oggi no. Lasciami godere la mia convalescenza senza contrarietà. Vuoi farmi riammalare?
Maria era più seria del solito; di una serietà diversa, torbida. Le pareva di subire una trasfor-