Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 95 — |
punto per rompere il ghiaccio che minacciava di isolare i tre personaggi. Emanuele prese subito commiato, salutando le signore con un gesto largo, e passando davanti a Maria che si trovava prossima all’uscio la risalutò, fermandosi un momento, quasi aspettasse da lei una parola. Maria abbassò il capo, freddamente, ed Emanuele uscì, lasciandola sotto l’impressione di una tranquillità forzata, come uno che abbia preso l’etere.
Sofia e la Bonamore si ingolfarono subito in un cicaleggio leggiero e saltellante, sul quale venivano a galla alternativamente le loro amiche, i loro abiti e i loro cicisbei, mischiati allo scandalo del giorno e ad una puntina impercettibile di maldicenza.
Venne di lì a poco la signora Guidobelli, così elegante nel suo abito di velluto nero a ricami di blonda applicata, che la Bonamore le fece, quasi senza accorgersene, una riverenza e un complimento.