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Da quando Sofia era entrata, Maria sentiva un odore acutissimo, che non sapeva d’onde venisse e che attribuì alle essenze di cui Sofia faceva uso; ma poco dopo, avendo la viaggiatrice slacciata la leggera spolverina che la copriva, l’amica le vide, alla cintura, una gardenia grande, doppia, di un bianco vellutato, di una bellezza rara, ed essendosi chinata per fiutarla, ella disse con accento spigliato:
— Bella, nevvero? Me l’ha data il medico, lassù, in rigraziamento delle laute visite che noi gli abbiamo pagate....
— Credevo — rispose Maria con voce un po’ tremante — che non si potessero trovare due fiori simili a questo; mi sono ingannata.
— Perchè?
— Ho veduto un’ora fa il signor Bandini in possesso di una gardenia identica.
Sofia nulla rispose, ma le sue labbra tinte di cinabro si contrassero ad una smorfia che era metà sorriso, metà dispetto.