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il libro di mio figlio 65


Questa complicità la si osserva con frequenza nei partiti politici, nelle sette religiose, nelle combriccole letterarie, dappertutto dove un principio, una credenza o un interesse comune tengono uniti insieme molti uomini, i quali per onorare il principio nascondono o negano le colpe degli affigliati.

Comunissima è poi l’indulgenza per i difetti che abbiamo noi stessi. Sentirai dire dall’uno; io abborro l’ipocrisia; dall’altro: per me non v’è peggior peccato dell’avarizia; un terzo scaglierà i suoi fulmini contro la gola. E per logica conseguenza, il primo avrà molta tolleranza per la brutalità delle persone sedicentesi schiette; mentre l’altro, prodigo lui stesso, è convinto che la prodigalità sia un vizio amabile; e per l’altro ancora il primo eroe del mondo dovrebbe essere san Girolamo, così alieno dal peccato della gola che beveva l’olio della lampada scambiandolo per acqua.

Principio rudimentale d’ogni studio sull’uomo è la serenità dell’osservazione.