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50 | il libro di mio figlio |
Certuni, sotto pretesto di essere sinceri, lasciano trasparire qualunque brutto movimento dell’animo; e se capita a trovarli in un’ora di malumore un amico, non gli nascondono la loro contrarietà, adducendo che già sono franchi e non sanno fingere.
— Mi trovi più sincero che obbligante, dicono. E dall’aria soddisfatta, altera, traspare l’intima loro persuasione di essere qualche cosa, di avere un carattere.
Ma la sincerità rozza, egoistica, non è una virtù, non è franchezza, non è sincerità, è semplicemente cattiva educazione.
In tale caso e in tutti i consimili è facile capire che c’è molto maggior merito a frenarsi ed a coprire con un po’ di discrezione la sfacciata nudità di un vero che non giova ad alcuno.
Non si può nemmeno immaginare che