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il libro di mio figlio 47


abbiamo bisogno di essere o pazienti o generosi o compassionevoli o fermi.

Ogni alba che spunta ci prepara un sacrificio.

È qui, in queste lotte meschine, incessanti, vere lotte di quei pigmei che noi siamo verso l’infinita incognita che ci domina; è in questo campo ristretto, apparentemente inglorioso, che noi dobbiamo esercitare le nostre modeste virtù, sviluppare il nostro coraggio, renderci forti contro la sofferenza, forti al punto da guardarla in faccia pari a pari come un nemico che non temiamo non solo, ma che disprezziamo.

E un’altra cosa occorre. Bisogna avere molte volte il coraggio di soffrire un momento, subito, per risparmiarci lunghe sofferenze poi. Questa massima, applicabile tanto ai casi di idrofobia come ai casi di passione, te la raccomando caldamente.

Forse è uno di quei chicchi acerbi di cui ti parlavo in principio. Passa oltre per ora, ma segna codesto punto colla matita rossa.