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il libro di mio figlio | 33 |
La conclusione è pessimista. Pur troppo lo studio dell’uomo conduce al pessimismo, ma non si deve fermare qui; il pessimismo non è un ostacolo alla meta. Riconoscere la nostra deficienza non vuol dire accettarla ed accontentarsene. Il pessimismo in questo caso deve servirci da fiaccola.
Scrivo questo libriccino per allargare l’animo alla comprensione del bene. Il bene facile, quello che sgorga appunto dal midollo rammollito dei sentimentali o dalla febbriciattola dei vanitosi non basta più alla umanità matura.
Altri ideali, altre conquiste dovete avere, giovinetti della nuova generazione, voi che inizierete il ventesimo secolo.
Quando un uomo, movendo i primi passi dal presepio di Betlemme, percorse tutta la Palestina predicando l’amore, e disse di