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il libro di mio figlio | 15 |
di certe regole sociali; e più si credono educati quante maggiori catene si sono imposte; essendo per essi la livellatura delle belle creanze il marchio esclusivo della superiorità.
Tutti eguali: è il loro motto. Tutti lisci, levigati, lucidati, tosati a un modo; con quelle frasi, quei saluti, quel sistema di divertirsi, di estasiarsi, di addolorarsi; gli entusiasmi d’ordinanza come la forma del cappello e i giudizi passati di cranio in cranio e di bocca in bocca come una parola d’ordine. Somigliano ai gnocchi fatti colla siringa, che l’uno non differisce dall’altro.
Di queste animucce di pecora vi è larga abbondanza fra gli uomini e nelle donne poi è una gara a chi meglio vi riesce.
Tali persone piacciono, a dir vero, per la stessa ragione che nulla è più gradevole al palato dei più, quanto un gnocco ben fatto, rotondo, morbido, scivolante e senza troppo sale.
Ma per te, figlio mio, non desidero questa