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— Premio per un libro.
— Oh Dio! ve ne sono già tanti!
— Dei premi?
— Anche: ma volevo dire dei libri.
— Si tratta di un libro speciale, non ricordo bene i termini del concorso, infine deve essere un libro di valore. Pensa che il concorso era internazionale.
— E chi è questo Filippo Consolo? — chiese ancora la signora accomodandosi sul volto la veletta.
— Non lo so affatto.
Filippo ebbe un istante di viva curiosità avrebbe voluto leggere lui stesso ciò che stava scritto nel giornale, ma non si mosse.
— Centomila lire sono bei denari. Se le avessi io! – sospirò la signora.
Ora Filippo si volse lentamente verso colei che lo stava invidiando con tanta inconsapevolezza di essere ascoltata e poichè i loro occhi si incontrarono, ella che era abituata a servirsene ad ogni occasione, illanguidì lo sguardo. Filippo intanto ripeteva fra sè un verso di Maeterlinck: “Vedo una piccola anima di cuciniera in fondo a quelle pupille„. Si rifece col volto al finestrino e