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più vicini e più lontani di quanto abbiamo vissuto fino ad ora. Bisogna rimediare.

Perdurava sottile nei nervi di Filippo la sensazione ricevuta poc’anzi, quel raso fresco e animato della pelle di Minna. Avrebbe voluto rinnovarla e non sapeva come fare. I suoi rapporti colle donne, tranne le donne di sua famiglia, erano sempre stati rapidi e bruschi; non aveva mai ricercato la compagnia spirituale delle persone dell’altro sesso, non la capiva. Solo un momento prima gli sarebbe parso gran ventura sottrarsi a quel colloquio; ora non più. Un fluido sottile gli incalzava il sangue nelle vene accendendogli nel cervello fantasie erotiche.

Ella diceva, incoraggiata dal contegno di lui semplice e dimesso, che le cresceva la fiducia:

— Non tentai nemmeno di coricarmi questa sera. Sapevo che sarebbe giunta la notizia; lasciai che la mia compagna andasse a letto. ma io no. Non potevo sperare di parlarle, non lo avrei osato certamente se le grida de’ suoi amici non mi avessero attratta fuori; non pensai nulla allora, non meditai nulla, fui felice, ecco!