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fetto, dell’Accademia Scientifico-Letteraria, degli Studenti, i Circoli Politici, le Società a cui Filippo Cònsolo avea prestato l’appoggio del suo consiglio o il prestigio del suo nome; poi i giornalisti, i curiosi, gli oziosi, qualche avversario in cerca dell’occasione di dir male, qualche ambizioso che aveva spiato alla morte di Cònsolo un posto vuoto e tentava di mettersi in vista rizzandosi nell’ultimo raggio della sua gloria. infine le donne, le donne che vanno dappertutto, invadenti, prepotenti, sotto le cupole variopinte dei loro cappelli, nello scintillio delle loro orecchie indiamantate.

— Perchè — chiese un ignaro — tanto sfoggio di rappresentanze ora? Non si ebbe già la cerimonia del funerale?

— Appunto perchè non vi fu cerimonia allora. Cònsolo soccombette ad una malattia misteriosa, ma siccome i medici gli riscontrarono traccia di scarlattina e poche settimane innanzi suo figlio era stato ammalato di scarlattina, venne presa la misura del seppellimento senza pompa.

— È stato dunque vittima di un contagio?