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cura di averlo sempre compreso? E se non si comprende come si può giudicare?

Un gran dubbio che somigliava ad un rimorso scosse l’attenta coscienza di Minna risollevandone per un istante l’antica umiltà che la spinse a inginocchiarsi dinanzi al letto di suo marito. Che cosa avrebbe potuto fare per salvarlo? Lo chiedeva a Dio, a se stessa ed alla spoglia quasi inanimata di Filippo, disposta a ricominciare la vita per lui, a portare il proprio amore tanto in alto da raggiungere la di lui ambizione e assorbirla in un magnifico rogo d’amore.

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Stello ora non si muoveva più dalla casa di Cònsolo.

Consci del pericolo imminente gli amici, i discepoli, gli ammiratori urgevano alla porta per avere notizie. Un bollettino della malattia era stato deposto all’ingresso, ma non tutti se ne accontentavano. Volevano sapere, volevano vedere. Un malore così improvviso piombato sopra una virilità che sembrava fusa in una tempra d’acciaio sorprendeva tutti, anche coloro che non ne erano afflitti, anche i nemici.