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sommamente spiacevole. — Come si farà col discorso agli elettori?

— Oh! se non è che questo, — fece Filippo, — io spero di trovarmi in piedi fra un paio di giorni. Sono già preparato.

Qui Filippo pronunciò una frase che si perdette nel rumore di un oggetto caduto a terra. Minna raccolse l’oggetto e lo depose delicatamente al posto, indugiandosi a ravviare alcune cose qua e là, con passo lieve, non avvertita dai due uomini che la dimenticarono completamente seguitando a parlare tra loro come se ella neppure esistesse.

Per questo nessun conto che suo marito faceva di lei Minna posta sull’avviso potè raccogliere dal colloquio di Filippo collo sconosciuto la certezza assoluta che stavano preparando una candidatura Cònsolo da opporre alla vecchia candidatura Daisini.

L’ambizione di Filippo stanca di aspettare non temeva di attaccarsi all’amico collegandosi a un gruppo de’ suoi avversari.

Il banditore di magnanimità, l’idealista, l’eroe, gettava a un tratto la maschera. Avrebbero veduto tutti il suo volto livido