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Intanto Filippo colla sua compagna erano scomparsi.

Minna sedette allora rassegnata in un cantuccio accanto ad una vecchia signora dall’aspetto imponente e dallo sguardo buono intorno alla quale si alternavano con segni di rispetto uomini e donne. Venne a riverirla anche il grosso Commendatore che sulla corpulenta persona portava un viso tondo da bamboccio e parlando aveva una maniera di atteggiare la bocca come se gli spuntasse una pipita sulla punta della lingua; tali particolarità congiunte all’aria di importanza che egli si dava lo rendevano buffo assai.

Minna ricordò l’epiteto col quale lo aveva definito Marco Agrati. Venne anche la piccolina vestita di grigio e recitò un discorso infiorato di eleganze retoriche; portava una catenella intorno al collo dalla quale pendeva una larga croce smaltata colla scritta: “Chacun porte sa croix„.

Ogni cosa che vedeva aveva per Minna l’interesse che alle menti aperte e riflessive dà lo svol-