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nima grande. Sullo spazio che si era improvvisamente aperto fra loro due, dove echeggiava ancora il riso insultante di Filippo, ella posò lo sguardo dritto e fermo de’ suoi occhi senza lagrime in fondo ai quali balenò il coraggio di una sfida.
Qualche cosa era caduto in quell’attimo, si era infranto, era morto per sempre.
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Poco tempo dopo le dimissioni di Filippo Cònsolo il Circolo degli Eroi si sciolse e rallentarono con esso molte delle fervide amicizie e dei superbi ideali raccolti intorno al nome battagliero del Duce.
Guido Pesaro si era trovato una moglie ricca, non esercitava più la chirurgia e le questioni sociali le lasciava andare per la loro china.
Daisini, il cavaliere senza macchia e senza paura, aveva concentrate le forze della mente e della coscienza nobilissima nel suo arduo compito di deputato, dando alla famiglia le