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recipienti disponibili per raccogliere le acque volle mostrarglieli ad uno ad uno, lagnandosi che il muratore chiamato d’urgenza non si lasciasse vedere e si diede subito attorno per allestirgli un’altra camera provvisoria. Voleva egli dormire nella sala di ricevimento oppure nella stanza di guardarobe attigua alla camera di sua madre?
Filippo scelse quest’ultima. Dava così poca importanza a tal genere di preoccupazioni che non riuscì mai a comprendere perchè durante il resto della giornata la zia Aglae non facesse altro che correre innanzi e indietro portando sulle braccia montagne di guanciali e blocchi di coperte.
Ma questa vita umile e primitiva nella quale egli aveva pure trascorsi gli anni dell’adolescenza, riveduta a lunghe distanze e per poche ore, esercitava sul suo spirito una dolce influenza di narcotico che dava pace a’ suoi nervi acquietandoli in una pausa di contemplazione molle.
Seduto nel tinello accanto a sua madre, mentre sulla finestra piccola e stretta scendevano i rivoli della pioggia a guisa di torbidi veli cenerognoli, egli seguiva collo