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Cònsolo non poteva avvezzarsi a lavorare nella nuova camera angusta di via S. Barnaba; vi dormiva appena. La maggior parte dei suoi libri essendo rimasta nell’alloggio antico passava ancora molte ore accanto a Minna; non precisamente insieme, ma al di là di quella parete dove a lei era così dolce udirne i passi e misurarne il respiro.

Pensare a Filippo, attenderlo, ubbidirlo, indovinarne i desideri., scrutarne i bisogni, farsi di giorno in giorno più fine, più elevata, per rendersi degna del di lui amore; questa la vita di Minna. Del suo proprio avvenire, mai una parola, mai un accenno.

Solamente ai primi giorni di marzo, Filippo, mentre ella traversava la camera seguendone collo sguardo in apparenza distratto la curva della persona che andava accentuandosi, disse:

— È necessario prendere un provvedimento. Non puoi restare qui nello stato in cui ti trovi; se ne accorgerebbero tutti.