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Il mattino dopo quando fece per alzarsi si accorse di non poter reggere in piedi e colpita da un misterioso terrore si tornò a adagiare semivestita sul letto, tutta compresa da un alto e generoso sentimento di responsabilità verso quel futuro che ignorava ma che aveva accettato colla serietà dei cuori che quando si danno, si danno interamente per la gioia e per il dolore; cuori saturi di energie affettive che racchiudono in sè l’ammirabile potenza di rinascere ogni giorno; cuori che la sventura non atterra, che la lotta non consuma, che il disinganno non distrugge e per i quali ogni alba è un nuovo principio di vita.

Anche il pensiero di Filippo prese il secondo posto di fronte al nuovo dovere che le si era rivelato. Egli venne prima di sera e trovandola a letto le fissò in volto ancora le pupille come la sera prima, informandosi con un certo calore di quel che fosse accaduto.

Che cosa aspettava dunque?

Minna credette di calmarlo assicurandolo che un pericolo c’era forse stato, ma non c’era più, perchè si sentiva meglio e rima-