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crogiolarsi nel suo amore solitario. È una testa esaltata, un mattoide.... no? E dunque dà retta. Nessuno parla di denaro. Scompare l’intermediario, il principe, la somma offerta. Chi scrive è la giovine principessa in persona e si rivolge come una dama antica al suo paladino chiedendo all’onor suo, alla sua devozione, alla sua fede, al suo eroismo questa prova sublime d’amore. A mia volta ti domando: Credi che egli non accetterebbe?
Siccome Giacomo Dena non rispondeva subito, Renata soggiunse:
— Ma con slancio, ma con entusiasmo, ma con gratitudine! Tu non lo conosci se dubiti un solo istante. Io ne sono sicura. Egli è stoffa da ciò.
— Ma come si fa? — balbettò alla fine Giacomo Dena.
— È tutta una trama da tessere.
— Con quale pericolo!
— Nessun pericolo. Ci si domanda un uomo e noi lo diamo.
— E se egli rifiuta?
— È quello che vedremo. Ad ogni modo val la pena di tentare. Non si arrischia nulla.