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Si tratta di una semplice apparizione nel giorno stabilito per la cerimonia, dopo la quale egli dovrà allontanarsi immediatamente rinunciando per sempre a qualsiasi diritto di convivenza o di autorità sulla signora. Il compenso di tale prestazione sarebbe fissato in cinquecento mila lire all’atto stesso del matrimonio; più cinquanta mila annue vita natural durante allo sposo.

“Per essere sincero ti dirò che ho già fatto indagini infruttuose in questi paesi. Esse furono sopratutto difficili per la legittimità del titolo sul quale non si transige e allora ho pensato che forse la ricerca sortirebbe miglior esito in una di queste nostre vecchie città italiane dove sono numerose le famiglie nobili andate in rovina. Ti prego di non scorgere in tali parole nulla di irriverente per la patria. Si tratta di uno scambio di servigi che sotto il suggello della secretezza non offende l’onore di nessuna delle parti. Dare il proprio nome al figlio di un re non è, mi sembra, degradarsi.

“Inutile aggiungere che tengo carta bian-