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prova la donna è quasi sempre la più sensibile come colei che nell’amore ripone la ragione prima della sua vita. Renata si era ignorata in modo assoluto per venticinque anni; solo conoscendo l’amore conobbe se stessa e fu come se una gran benda le cadesse dagli occhi.
Giacomo Dena, no. Egli non aveva in se stesso terreni inesplorati. La sua psiche semplicissima di animale inoffensivo e sano non gli permetteva di vedere che un sol lato della vita. Ogni sua facoltà era mediocre, mediocre l’intelletto, mediocre la cultura, mediocre la coscienza. I suoi trionfi di bell’uomo non lo inorgoglivano ma bastavano alla sua scarsa avidità di sensazioni. Rispondendo alla ingenua ammirazione di una avvenente fanciulla non aveva fatto altro che seguire l’istinto naturale; avvezzo alle finzioni della scena, la scalata ad un vecchio palazzo dove un cuore ardente di amore lo invitava non gli parve neanche un passo soverchiamente arrischiato. Leggermente, semplicemente, egli avrebbe risposto come don Giovanni ai rimproveri di Elvira: “Fu reciproco il diletto„. Egli poi, al contrario