Pagina:Neera - Crevalcore, Treves, 1907.djvu/286


— 280 —


— Sì, confermo il dono del mio nome a mezzo del matrimonio e la rinuncia a tutto il resto.

— Alla convivenza, ai rapporti sì vicini che lontani.... — insistette il principe.

— A tutto, le ho detto, signor principe.

Il marchese sottolineò queste parole con una ironia altera che parve agitare nell’aria uno staffile invisibile.

— E....

Il principe esitava, spinto fra le due correnti contrarie, di riconoscere la buona fede del marchese o di ritenerlo un furfante matricolato. Meme che lo vide ondeggiare non ben sicuro e prossimo ad una domanda che lo avrebbe offeso profondamente, lo prevenne:

— E basta. Io scomparirò così bene dopo la cerimonia che ogni dubbio sopra di me, se tuttavia le rimane, sarà dissipato.

— Ma il milione è al sicuro — pensò ancora il generale.

— Credo di interpretare il desiderio di ognuno di noi — disse il principe — ponendo fine a questi discorsi penosi. Poichè il signor marchese è disposto a continuare la cerimonia considerando come non avve-