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— Sì, confermo il dono del mio nome a mezzo del matrimonio e la rinuncia a tutto il resto.
— Alla convivenza, ai rapporti sì vicini che lontani.... — insistette il principe.
— A tutto, le ho detto, signor principe.
Il marchese sottolineò queste parole con una ironia altera che parve agitare nell’aria uno staffile invisibile.
— E....
Il principe esitava, spinto fra le due correnti contrarie, di riconoscere la buona fede del marchese o di ritenerlo un furfante matricolato. Meme che lo vide ondeggiare non ben sicuro e prossimo ad una domanda che lo avrebbe offeso profondamente, lo prevenne:
— E basta. Io scomparirò così bene dopo la cerimonia che ogni dubbio sopra di me, se tuttavia le rimane, sarà dissipato.
— Ma il milione è al sicuro — pensò ancora il generale.
— Credo di interpretare il desiderio di ognuno di noi — disse il principe — ponendo fine a questi discorsi penosi. Poichè il signor marchese è disposto a continuare la cerimonia considerando come non avve-