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— È naturale, — disse ancora la bàlia, — non prese nulla!
Renata volle andare in persona a preparargli un cordiale. Giacomo Dena susurrò all’orecchio di sua moglie:
— Quando sarà il momento penserò poi io a metterlo in forze, non dubitare.
— Sei bene d’accordo con Scarpitti?
— Sì.
— Lo troverai alla stazione?
— Certo.
— Bada a non commettere imprudenze.
— Non ne avremo nè il tempo nè il modo essendo già tutto regolato come sai.
Questo breve dialogo avveniva tra i due complici intanto che Meme faceva gli ultimi preparativi.
— Sei pronto? — domandò Giacomo Dena accomodandosi con garbo sul braccio un elegante soprabito chiaro.
— Pronto! — rispose Meme.
Il timbro della sua voce sempre tremolante risuonò come lo squillo di una campanella spezzata. Renata gli si fece dappresso accomodandogli la cravatta, baciandolo sull’una e sull’altra guancia, sorridente e tenera.