Pagina:Neera - Crevalcore, Treves, 1907.djvu/237


— 231 —

con lui. Un’onda di voluttà gli gonfiava il petto nel possedimento assoluto di tutto ciò che egli amava: silenzi d’ombre, scintillìi di raggi, slanci generosi, ardore di darsi, di bruciare tutto, di morire e di finire nell’amplesso di una nobile fiamma.

Oh! come l’aveva desiderato l’amore alto, eccezionale, inarrivabile, impossibile, l’amore senza speranza e senza premio, che tutto dà e nulla chiede. Non era stato questo l’ideale primo de’ suoi giovani anni, quando nella ripugnanza del contatto brutale aveva fatto a sè stesso quasi un voto di mistiche nozze? Ed ora che la realtà coronava di singolarissimi fatti il suo sogno più audace, con quale palpito egli stava per avvicinarsi alla donna amata?

Vicinanza di semplici sguardi, lo sapeva; forse un grazie mormorato piano dalla sua dolce voce.... oh! questa sarebbe stata la più ambita delle ricompense; altre nè le pensava nè le avrebbe volute. Inginocchiarsi vicino a lei, solo questo, dinanzi a Dio! Tale gioia mesta e profonda doveva essere la sua.

Nessuna conquista dei sensi lo avrebbe