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Vorrei ridirle le sue parole divine, ma che cosa sono le parole senza l’accompagnamento della voce, dello sguardo, di tutta la persona che vibra e che freme nell’atto di pronunciarle?
La soggezione mi dominava ancora sul principio. Rammentando la libertà di modi che mi permettevo col signor Giovanni mi saliva il rossore alle guancie, di che Egli avvedendosi e sorridendo con bontà volle farmi promettere di trattarlo allo stesso modo.
Non so quanto tempo durasse il nostro colloquio. Triste felicità quella che riunendo due cuori amanti può occuparsi d’altro che di se stessa.
Amo il principe Oscar e ne sono amata. Che valore ha tutto il resto per me?... Sono felice, felice, felice.
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Mi riesce sempre più difficile liberarmi dalla baronessa. Le giornate sono brevi, piovose. Come faccio ad allontanarmi dalla villa? Ella non comprende quale piacere io provi a perdermi nei remoti viali del giardino; spero bene che non lo comprenderà tanto presto.