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Per ferma deliberazione non volevo più pensare a Lui e coll’aiuto dell’orgoglio vi ero quasi riuscita. Tuttavia sempre cacciato e sempre rinascente, il pensiero di incontrarlo qualche volta mi assaliva con forte tentazione. Non credevo dovesse essere così presto. Ah! dovrei dire non speravo....
Quando posi piede sull’Albatro tutto pavesato a festa e scintillante di luce, con una profusione di fiori che lo facevano somigliare ad un grande canestro galleggiante, fui tutta nei primi istanti al piacere novissimo per me di un ballo a bordo. Il comandante, che è amico di mio padre, mi presentò subito gli ufficiali sotto l’occhio scrutatore della baronessa, vigile e attento alla più piccola mancanza che per avventura si potesse commettere contro l’etichetta. Le brillanti divise, le belle persone, la musica, il profumo dei fiori e del mare, ogni cosa intorno mi inebbriava, ma quando udii annunciare presso a me: “Sua Altezza il principe ereditario non verrà„ la mia attenzione parve sospesa ad un filo. Con quale palpito accolsi la seconda parte della comunicazione: “Avremo però senza fallo il principe Oscar„. Fu come