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di incominciare quando prese il nome di un povero segretario — risposi.

Egli tentò ancora una volta di eludere il mio assalto replicando con bonomìa:

— Ebbene, non sono più Hans forse?

— Il principe Oscar non può essere altro che il principe Oscar.

— Ma brava la maestrina! — esclamò ridendo.

Dopo di che si pose a percorrere il sentiero su e giù con passo rapido per alcuni istanti. Arrestandosi poi di botto disse:

— E la conclusione?

— La conclusione è che presento i miei rispetti a vostra Altezza e domando il mio congedo.

— Ah! no, ah! no — esclamò con impeto — non mi rassegnerò mai a perdere una così graziosa amica.

Tutto il mio imbarazzo era sparito. Rialzando la testa osai guardarlo in viso mentre rispondevo con fermezza:

— È tanto più necessario in quanto l’inganno fu duplice. Anch’io non sono ciò che vostra Altezza ha creduto fin qui. Mio padre è il principe Anatolio Bazwill.