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Finsi il mal di capo per ritirarmi nella mia camera ordinando a Berthe di non lasciare entrare nessuno e invece mi recai volando al bosco; ma per quanto mi affrettassi l’ora era già trascorsa. Hans non c’era. Hans??...
È proprio Hans?
10 settembre. — Notte. Non mi occorre meno di questo silenzio e di questa solitudine profonda per riordinare i miei pensieri. Provo più che mai il bisogno di scrivere ciò che mi accade per persuadermi che non sono vittima di una allucinazione.
Ero andata nel bosco senza nessun piano prestabilito, mal sicura di ritrovarvelo, incerta sul contegno che dovevo prendere; ma quando la sua snella persona mi apparve, prima ancora di fissarlo in volto, ogni dubbio era caduto.
Che cosa mi sentii nel cuore non potrò dirlo mai, ma l’espressione de’ miei sguardi dovette essere molto smarrita perchè egli mi chiese se mi sentissi male.
Risposi negativamente col capo ed egli prese subito a raccontarmi le corse che