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d’accordo la mia volontà colla sua. Ha una conoscenza profonda dell’etichetta e ne abusa per dritto e per rovescio. Prevedo che dovrò scandolezzarla spesso. Ha però un vantaggio su fräulein Dorothée; è signora dalla testa ai piedi e fu certamente per questa sua qualità intima che mio padre l’ha scelta a mia compagna.

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È mezzanotte? Quale ora della notte? di questa notte agitata e convulsa, notte interminabile, notte di spasimo e di ansia? Come è mai possibile che io chiuda occhio con un dubbio simile? La mia pendola si è fermata, ma tutti nella villa dormono, non si ode il più piccolo rumore, fuori della finestra il cielo è buio e senza stelle. Sono forse le due? forse le tre? Quanto manca all’alba! Scrivo per disperazione e per fare qualche cosa, tanto da ingannare il tempo....

O mio libro fidato, amico mio tacito, tu sai tutto di me e tutto voglio confidarti ancora. Sei la fotografia del mio pensiero, accoglimi, accoglimi sempre. Io sto dinanzi a te senza posa e senza civetteria; ogni istante