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che mio padre minaccia di mettermi al fianco? Ecco un’altra cosa molto noiosa, e per scrivere delle cose noiose è inutile tenere un giornale. Ti chiudo, va!

29 agosto. — Che momento! Ne sono ancora tutta agitata. Appena lo vidi apparire da lontano, siccome meditavo da più giorni la mia vendetta, mi volsi con tutta naturalezza a ritornare sui miei passi, nè per quanto egli mi supplicasse a volermi arrestare non mostravo neppure di accorgermi che egli fosse là. Avevo già oltrepassato il ruscello, un fitto di lauri me ne chiudeva pur anche la vista; già mi si apriva dinanzi il viale del giardino e tutta fiera della mia vendetta rientravo con questo malinconico trionfo, quando udii dietro a me il suo respiro affannoso.... Per poco non gridai dalla paura. Sì, la mia impressione in quell’istante fu di paura. Mi arrestai di botto e con uno sdegno che non era per nulla simulato esclamai:

— Ma è pazzo?

Guardandolo in quel punto mi parve infatti di vedere nelle sue pupille un raggio