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potuto persuadersi che io sono buona, non ho da parte mia documenti sufficienti per decretarle lo stesso titolo. Secondariamente non siamo affatto sullo stesso sentiero perchè ci sta di mezzo un muro.

— Le vie però corrono parallele.

— Peggio. Le parallele non si incontrano mai.

Ero tanto fiera del mio trionfo che lo guardai dritto negli occhi. Fu un istante delizioso. Egli per il primo abbassò le palpebre mormorando scorato:

— Bella e crudele. Ciò è nell’ordine.

Mi sentivo a posto oramai nel mio flirt borghese e non meravigliandomi più di queste frasi arrischiate mi immersi totalmente nella finzione del mio nuovo essere. Dissi dunque come mi pare che al mio posto avrebbe detto una maestrina:

— Non è crudeltà rilevare gli errori del prossimo; è piuttosto desiderio del suo bene.

— Mi parli italiano! — esclamò egli improvvisamente dopo una pausa.

— Ma se non lo sa!

— Sì lo so.... un poco, cioè lo comprendo.