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un modo di parlare che mi avvolge a tratti come una rete. Sento le maglie serrarsi intorno a me e mi trovo incapace ad uscirne. È evidente che gli piaccio. Non è la prima volta che questo mi capita, solo il modo è differente dai soliti. I giovinotti che finora mi hanno tributato i loro omaggi sapevano benissimo ai piedi di chi bruciavano l’incenso. Costui mi crede una borghesuccia; il suo modo di condursi con me lo dimostra colla maggiore evidenza; ma la sua sincerità appunto mi interessa e l’equivoco mi diverte. — Dissi finalmente:

— Bisogna cacciare i tristi pensieri.

— I tristi pensieri voglion essere cacciati in due.

All’atto sdegnoso che mi sfuggì egli comprese di aver sbagliato tasto e riprese subito con naturalezza:

— Mio Dio, perchè non dovremmo comprenderci! Ci siamo incontrati giovani e buoni (sono sicuro che lei è buona) sullo stesso sentiero....

Interruppi:

— Domando scusa, vi sono due inesattezze nella sua frase. Anzitutto se lei ha